Didattiche per ambienti di apprendimento (DADA)

Mission

Una radicale innovazione pedagogico–didattica e organizzativa con l’obiettivo di coniugare l’alta qualità dell’insegnamento liceale italiano, con la funzionalità organizzativa di matrice anglosassone. Gli istituti funzionano per “aula–ambiente di apprendimento”, assegnata a uno o due docenti della medesima disciplina, con i ragazzi che si spostano durante i cambi d’ora. Ciò favorisce l’adozione, nella quotidianità scolastica, di modelli didattici funzionali a quei processi di insegnamento-apprendimento attivo in cui gli studenti possano divenire attori principali e motivati nella costruzione dei loro saperi.

Perché

Nonostante gli sforzi già attuati dalle scuole italiane, i risultati conseguiti dai nostri studenti nell’ambito dell’indagine Programme for International Student Assessment (PISA) nella competenza di lettura e comprensione, nella matematica e nelle scienze, sono statisticamente inferiori alla media dei paesi OCSE (http://www.invalsi.it) anche se nel problem solving, probabilmente essi manifestano una chiara supremazia rispetto alla media degli stessi paesi, proprio per la strutturazione disciplinare di taglio epistemologico tipico della formazione liceale italiana.

In quest’ottica il progetto “Didattiche per Ambienti di Apprendimento” nasce dall’idea di valorizzare il buono del nostro sistema educativocolmare il gap con i best performers europeimigliorare ed incrementare il successo scolastico di ciascuno studente favorendone dinamiche motivazionali  e di apprendimento efficaci per l’acquisizione delle abilità di studio proprie del Lifelong Learning.

L’attuazione del progetto, con la creazione di ambienti di apprendimento attivi dove gli studenti diventano sempre di più soggetti positivi della propria formazione, intende favorire la diffusione, nella didattica quotidiana, di approcci operativi che tengono conto della “piramide dell’apprendimento” in cui il “fare” garantisce una migliore sedimentazione delle conoscenze oltre che  l’acquisizione di abilità e competenze.

Il  ripensamento della modalità di fruizione degli spazi educativi implica una necessaria fluttuazione da parte degli studenti tra le “isole didattiche”. Tale approccio “dinamico e fluido”, considera gli spostamenti degli studenti  buona occasione per l’ottimizzazione dei tempi morti, nei cambi d’ora, e stimolo “energizzante” la capacità di concentrazione come testimoniato da accreditati studi neuroscientifici.

Mappatura 3D dei locali

La nostra Scuola sta lavorando per mappare i principali interni dei propri plessi. Un’occasione per poter visionare i nostri spazi.

Guarda in anteprima, l’aula della prima primaria (classe Senza Zaino) del plesso di Lozzo Atestino.

Collegamenti utili

Sito web ufficiale della Rete di “Scuole Dada”

Gli ambienti scolastici nel tempo

La progettazione di un edificio scolastico ha seguito un approccio di tipo lineare. Si è sempre pensato che un edificio che contenga aule della stessa forma, bagni e aule di informatica possa rispondere alla complessità dei processi di apprendimento.

Per anni gli edifici scolastici sono stati pensati come edifici di scarso gusto architettonico, spesso scatole cubiche, con un ridotto giardino esterno, con corridoi stretti e lunghi pensati per connettere aule tutte uguali.

I dirigenti scolastici e le comunità di docenti non possono progettare in autonomia gli spazi fisici, ma possono e devono entrare nella progettazione di un nuovo edificio insieme agli enti locali.

In questa proposta non ci focalizzeremo sulle architetture scolastiche relative alla realizzazione di un edificio ex novo o alla sistemazione di uno esistente (anche se alcuni interventi quali impianto di ventilazione forzata, efficientamento energetico, riqualificazione degli spazi verdi sono delle cose su cui progettare con gli ee.ll. Fin da subito).

Si stima che una percentuale a due cifre di  scuole italiane  necessitino di riparazioni importanti o di una sostituzione completa e una significativa parte  di tutte le scuole segnala almeno una caratteristica importante dell’edificio che necessita di sostituzione o riparazioni estese. L’asma è la principale causa di assenteismo, responsabile di oltre 20 milioni di giorni di scuola persi negli Stati Uniti all’anno. L’83% dei bambini delle scuole elementari tedesche si siede su una combinazione sedia-scrivania inadatta alla loro altezza.  Un terzo dei bambini tedeschi tra i sette ei 17 anni riferisce di avere mal di testa a scuola.

Investire sugli ambienti di apprendimento significa restituire agli studenti una scuola più bella, confortevole, serena, a misura di ogni studente.

Malaguzzi afferma che l’ambiente di apprendimento è il terzo insegnante, non ci resta che iniziare a ripensare gli spazi di apprendimento di oggi per investire sul mondo di domani.

Alcune proposte per ripensare gli ambienti di apprendimento (formali ed informali)

Esiste una vasta letteratura che si occupa degli ambienti di apprendimento e della loro efficacia sul processo di apprendimento.

Spazi relax, musicoterapia, arredi mobili, spazi di coworking, sedute morbide, sono tanti esempi che impattano sul curricolo (implicito) di una scuola, mettono in moto i progettisti scolastici, spingono a ripensare il processo di insegnamento ed apprendimento.

I moderni ambienti di apprendimento si integrano con la tecnologia, tracciando un percorso di senso che va dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado.

Preferisco raccontare alcune proposte messe in atto nella scuola che dirigo attraverso alcune foto, senza avere la pretesa di presentarle come ricette pronte quanto piuttosto uno stimolo a ripensare e riprogettare gli ambienti scolastici.

Ripensare l’aula

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