Creative.lab

Anno scolastico 2023/2024

Progetto che vuole coltivare originalità e immaginazione

Presentazione

Durata

dal 1 Settembre 2023 al 1 Luglio 2024

Descrizione del progetto

La Creatività è la capacità di andare al di là delle idee, delle regole, dei modelli dei prodotti tradizionali e creare nuove idee, forme, metodi, interpretazioni significativi, attraverso l’originalità e l’immaginazione.

La Creatività è anche la tendenza a generare o riconoscere idee, alternative o possibilità che possano rivelarsi utili per risolvere problemi, comunicare con gli altri ed intrattenere noi stessi e gli altri. Per essere creativi, bisogna essere in grado di vedere le cose da una diversa prospettiva. Tra le altre cose, occorre essere in grado di generare nuove possibilità o nuove alternative.

La capacità di creare alternative o vedere le cose in modo originale non accade casualmente; essa è legata ad altre, fondamentali, qualità del pensiero quali la flessibilità, la tolleranza dell’ambiguità o imprevedibilità, la gioia della scoperta e della conoscenza di cose ignote.

Secondo Samuel Becket, la creatività è un laboratorio sperimentale di molteplici fallimenti: “la Creatività può sembrare un sostantivo, ma in realtà è un verbo e, nello specifico, un’azione. Può essere un processo, un pensiero o una manifestazione, un’idea o un prodotto, ma è sempre un’azione, un’energia, un porre sé stessi avanti verso l’ignoto.

La Creatività è il mondo dell’intrepido esploratore, di 2 anni o adulto, che non smette mai di domandarsi: “Perché? Cosa succede se?”.

Nasce Creative.lab

Le scuole possono costituire uno snodo nevralgico per il territorio, penso a scuole che possono ospitare aziende, fare da incubatori di sportelli per la cittadinanza, da spazi di coworking per associazioni ed imprese che hanno nella loro vision forti valori educativi.

La possibilità di utilizzo degli spazi scolastici (già solitamente in uso ad associazioni sportive ad esempio) ad associazioni o cooperative del territorio consentirebbe una maggiore sinergia con il corpo docente, la possibilità di sviluppo di applicativi rivolti agli studenti (es. Robot per la prima infanzia o percorsi inclusivi), una maggiore interazione con le imprese (si veda Pcto alla secondaria di secondo grado).

La scuola diventa così un crocevia (basta anche una volta al mese) di nuove contaminazioni e suggestioni.

Nella scuola stiamo avviando un percorso per far nascere startup e spinoff aziendali nelle nostre scuole.

Il progetto nasce con l’obiettivo generale di raggiungere uno stato di fatto che permetta alla scuola di allargare i confini, di sconfinare e uscire dalle proprie mura, creando un sistema di Comunità.

Dopo l’esperienza premiante dei patti territoriali educativi, si è giunti all’analisi che tutte le attività proposte e svolte ad oggi presso il territorio dell’Istituto Comprensivo di Vo Euganeo, devono allargare le loro competenze fuori dalla Scuola, ma con l’obiettivo specifico di formare dentro la scuola, per avere poi i risultati a ricaduta socio-culturale nel territorio (outdoor education e service learning).

La scuola può essere e deve essere un hub di snodi educativi, ma nello stesso tempo può catalizzare e raccogliere risorse umane ed esperienze dal territorio.

Le azioni prevedono un percorso, in un contesto di sviluppo sostenibile gestito dai partner con il supporto degli Stakeholders, disciplinato da un tavolo di lavoro (permanente  a caduta mensile), dove si parte dall’analisi dei bisogni del territorio e dalle opportunità che esso offre,  da un business plan di programmazione di sostenibilità economica e di flussi spazio-temporali.

Il percorso prevede uno sportello di informazione permanente all’interno dell’Istituto comprensivo, dove i cittadini tutti, potranno avere  informazioni e accedere alle opportunità offerte dal programma triennale proposto dal progetto che abbiamo chiamato CREATIVE.LAB (vedi esempio nel sito scuola.net) nell’area dedicata anche ai genitori e cittadinanza, colonna portante della società educante; ma il progetto è dedicato agli alunni, alla loro formazione, partecipazione, inclusione, coinvolgimento alla multidisciplinarietà che, ad oggi, le competenze trasversali richiedono.

Dall’Orto alle Stem, dall’Arte allo Sport, dalla Robotica al Digitali e Video Games agli Antichi Mestieri, non solo laboratori dalla parte dei ragazzi , ma una Scuola-azienda sociale, dove il modello della sostenibilità sia il principale conduttore. Le aziende inviano i propri relatori, i professionisti spiegano ai ragazzi le varie discipline, gli artigiani raccontano della loro arte e il cinema entri come laboratorio di progettazione della realtà tra passato e futuro, il tutto organizzato anche con un giornale, un ufficio stampa e ufficio crowdfunding.

All’interno della  struttura allargata intesa come Scuola,  verrà riservato uno spazio fisico dove le associazioni, le aziende, i cittadini potranno confrontarsi e chiedere informazioni e supporto nel concetto Europe for Citizen. In questo spazio, che è anche Fablab, aula della creatività, spazio di ascolto, si potranno creare nuovi sinergie fino alla creazione di veri e propri spin off aziendali (immaginiamo uno spazio dove si formano i futuri educatori, dove si pratica l’industria educativa 4.0, l’ecosostenibilità, le arti e la musica anche con youtuber, dove, specie alla secondaria di Ii grado gli stessi studenti possono trovare uno spazio fisico extrascolastiche dove sviluppare prototipi insieme alle aziende del territorio, etc.).

Obiettivi

  • attivare un processo che rafforza e valorizza la scuola pubblica, come laboratorio sociale, comunità di partecipazione democratica, in primis aiutandola a farsi comunità, in un'idea di scuola che si lascia attraversare dal territorio e che per questo sa progettare l'offerta educativa ampliando le opportunità di apprendimento e di crescita personale;
  • facilitare (e poter contare sull'apertura) delle scuole durante tutto il giorno, per trasformare il territorio in un contesto educativo diffuso, che sa riconoscere e intrecciare gli apprendimenti formali con quelli non formali e informali;
  • assumere come priorità la cura delle situazioni di maggior fragilità (bisogni educativi speciali, alunni con background migratorio con forti difficoltà linguistiche, persone con diversa abilità, situazioni di povertà educativa, abitativa e materiale) per non lasciare indietro nessuno e per garantire a tutte e a tutti le stesse opportunità educative e di cittadinanza;
  • favorire il protagonismo e la partecipazione attiva di alunni e alunne e delle famiglie, nonché le relazioni e la qualità degli spazi pubblici all'interno della comunità educante.

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